L'ICF è la classificazione del funzionamento, della disabilità e della salute, in inglese International Classification of Functioning, Disability and Health, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

ICF è un ordinatore concettuale che concepisce il funzionamento di una persona in relazione all'ambiente nel quale vive, e nel quale è quindi indispensabile individuare i fattori ambientali che incidono sulla prestazione, in termini di barriere o facilitatori.


La performance di una persona è quindi il risultato dell'interazione tra le sue caratteristiche, le sue capacità e l'influenza che su entrambe ha il contesto.

La scuola quindi, per lavorare in maniera ottimale, dovrebbe lavorare sul contesto in modo da abbattere le barriere e introdurre quei facilitatori che consentono alla persona di esprimere le proprie potenzialità nel migliore dei modi.

Nello schema ICF presentato è ben visibile la centralità dell'attività, nel nostro caso l'attività scolastica, nell'influenzare tanto le caratteristiche personali degli alunni, quanto a garantire la loro piena partecipazione sociale.

Descrivere il profilo dell'alunno e contemporaneamente rilevare quanto e dove il funzionamento individuale è influenzato, positivamente o negativamente da tutto ciò che costituisce il contesto intorno a lui.

Progettare interventi sul contesto per renderlo rispettoso delle caratteristiche di coloro che lo abitano.

Abbandonare la "classificazione" degli alunni tesa solo a sottolineare le differenze dell'uno nei confronti di altri, e passare alla descrizione delle difficoltà.

Modulare un intervento affinché sia "per tutti" nel medesimo tempo, senza annullare le differenze individuali.

A seguito dell'Accordo Stato Regioni, dal 2008 ICF rappresenta lo schema concettuale ai cui si è richiamati, in tutti gli atti normativi e nelle diverse Linee Guida Ministeriali.

La Circolare Ministeriale di Marzo 2013 obbliga a predisporre la documentazione relativa alla personalizzazione anche per gli alunni con bisogni educativi speciali.